La devozione di fedeli volle nella chiesa anche immagini di cartapesta, come quella del Sacro Cuore e quella della Vergine Immacolata,collocate in due nicchie a destra e a sinistra del presbiterio. Della statua del Sacro Cuore non conosciamo dati, mentre di quella dell’Immacolata sappiamo che è opera di Guacci di Lecce e fu donata da Concettina Balestra, la leggendaria “levatrice comunale” che aiutò a nascere tre generazioni di massafresi e che per la Vergine aveva particolare venerazione.
In nicchie timpanate sono le statue dei santi Giovanni Bosco e Gerardo Maiella, mentre in bacheche sono le statue delle sante Lucia di Siracusa e Rita da Cascia. Anche di questi Santi, un tempo molto venerati ed oggi, almeno a Massafra, alquanto trascurati, ci pare opportuno dare dei cenni biografici, per ricordare ai fedeli che la Chiesa ci propone i Santi come esempi di vita e non come “fabbricatori di miracoli”, che sono opera di Dio, e di cui i Santi sono utili ma non indispensabili intercessori.
Alle due testate della terza campata trasversale sono due altorilievi in cartapesta, rappresentanti l’uno il martirio dei santi Cosma e Damiano, l’altro la morte di san Giuseppe.
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