Dopo la sosta forzata di due anni a causa della pandemia, riparte l’iniziativa formativa della Settimana catechistica, giunta alla sua XII edizione. Nell’ambito del cammino sinodale della nostra chiesa diocesana, alla luce dell’attenzione specifica del quarto cantiere al tema della famiglia, i prossimi tre giorni di formazione vogliono essere un’opportunità per riflettere, insieme agli operatori pastorali della catechesi, sul ruolo che la famiglia ha nell’educazione alla fede dei figli.
Si tratta di una questione decisiva che, ad uno sguardo rivolto alle nostre comunità parrocchiali, mostra non poche problematicità e fatiche. Spesso si denuncia la latitanza della famiglia dal cammino di educazione alla vita cristiana dei bambini e dei ragazzi, senza considerare a sufficienza, magari, in che modo la comunità ecclesiale può farsi prossima ai
vissuti familiari, rispettando e sostenendone la complessità e provando ad interpretare una presenza discreta ed evangelizzante.
Allo stesso tempo lo sguardo sulla famiglia provoca l’azione pastorale delle nostre comunità, come pure della chiesa diocesana, ad interrompere una logica a compartimenti stagni per provare, invece, a tessere legami nelle collaborazioni tra gli operatori pastorali e gli uffici diocesani.
La fede e la sua trasmissione “in dialetto”
Famiglia ed educazione alla vita cristiana
23-25 gennaio 2023
Laterza – Chiesa dello Spirito Santo
Appuntamenti:
- 23 gennaio 2023 – ore 17.00
«Una collaborazione leale ed esplicita» (IG 28) Famiglia e iniziazione cristiana
Relatore: don Marco Gallo, direttore Ufficio catechistico diocesano di Saluzzo e docente di Teologia liturgica
- 24 gennaio 2023 – ore 17.00
La pastorale battesimale: l’«inizio» dell’iniziazione
Relatore: Prof. Morena Baldacci, responsabile del Servizio Diocesano di pastorale battesimale di Torino e docente di Teologia liturgica
- 25 gennaio 2023 – ore 17.00
Alla ricerca di connessioni? Immaginare con creatività la catechesi, alla luce del cammino sinodale
Relatore: Mons. Valentino Bulgarelli, sottosegretario della CEI e direttore dell’Ufficio catechistico nazionale
“I catechisti devono imparare a trasmettere la fede in dialetto, cioè quella lingua che viene dal cuore, che è nata, che è proprio la più familiare, la più vicina a tutti. Se non c’è il dialetto, la fede non è trasmessa totalmente e bene”. (Papa Francesco, Discorso ai partecipanti all’incontro promosso dall’UCN, 30 gennaio 2021)